La storia dell’associazione

Le acque del Sarca , la cui portata era di 25 metri cubi al secondo , scendevano direttamente dai ghiacciai e mantenevano la loro purezza e una temperatura costante sui 7°-10° in invervo e di 14° – 18° in estate . Giunto all’altezza del Linfano il fiume formava un’ampio delta e si divideva in più rami come il Vecchio , il Perosina , il Lova e la Fitta , oltre ovviamente al ramo principale.

Gli attuali robusti argini furono costruiti nel 1912 con la rettifica del fiume al Linfano; contenute le acque del Sarca in un’unico letto, i rami secondari vennero prosciugati e la foce perse così le sue secolari caratteristiche. Gli interventi dell’uomo dal 1935 in poi con la costruzione di dighe, hanno parzialmente modificato le peculiarità del fiume riguardo soprattutto alla temperatura , alla portata e alle stesse qualità chimiche e organolettiche. Questo spiega i profondi cambiamenti della fauna ittica del fiume

I pescatori del fiume Sarca nei tempi lontani hanno visto e vissuto situazioni di pesca quasi impensabili ai giorni nostri. Il fiume era ricco di trote a tratti gigantesche con pesature nell’ordine dei 5-10 kg ; la regina del lago risaliva infatti il Sarca per riprodursi e veniva catturata poco prima della famosa pescaia di Torbole e successivamente fino a Sarche.

La Fario e la Lacustre, di taglie davvero notevoli erano prede ambite che servivano a sfamare numerose famiglie; i pescatori si erano costituiti dapprima come Società Pescatori, in seguito con gli anni subentrò l’Unione Pescatori ed infine a tutt’oggi l’Associazione Pescatori Basso Sarca.

Nonostante il fiume producesse quantità enormi di pesce i pescatori hanno sempre continuato a ripopolare il fiume con gli avannoti delle fattrici pescate in tempo di frega; testonianza di ciò è il libro “Semine dal 1941 al 1964″.

Dal 2000 si è iniziato a ripristinare la continuità idrica del fiume con i rilasci di acqua del minimo vitale come imposti dalla legge.

L’Associazione dal 2000 ha iniziato assieme al sevizio faunistico, all’ introduzione della trota lacustre, catturando alcuni esemplari, alle foci del Sarca, durante il tempo di frega, per la produzione di avannotti da destinare alla semina in tutti gli affluenti del Garda.

Negli anni si è proseguito, ed attualmente si catturano nuovamente lacustri di oltre 7 kg.

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