Incubatoio di Valle

L’Associazione ha attivato da alcuni anni la riproduzione artificiale in incubatoio di valle della Trota Lacustre autoctona sito nel comune di Dro lungo il corso del Fiume Sarca.

Si tratta di una tecnica di riproduzione controllata di questa specie endemica, non reperibile nelle pescicolture commerciali, finalizzata al ripristino delle popolazioni naturali o alla reintroduzione di questo prezioso salmonide nei corsi d’acqua trentini, dove un tempo era dominante e per varie cause di alterazione ambientale rischiava di scomparire definitivamente.

Tra novembre e dicembre, in concomitanza del periodo di frega della Trota Lacustre, si catturano nel Fiume Sarca – attraverso la tecnica dell’elettrostordimento e sotto il controllo del veterinario provinciale – alcuni riproduttori di grandi dimensioni (anche di 10 chilogrammi).

Dopo attenta selezione dei pesci catturati, atta a valutare il grado di salute degli stessi e l’assenza di caratteri ibridi, si procede alla “spremitura” delle uova e del liquido seminale seguita poi dalla fecondazione a secco.

Le uova fecondate vengono deposte in apposite vasche con acqua corrente su telaini che sostituiscono i naturali letti di frega.

L’incubazione degli embrioni di Trota Lacustre dura da due a tre mesi.

Dopo la schiusa, gli avannotti vengono nutriti con appositi mangimi e portati allo stadio di trotelle fino alla taglia di circa 7-8 cm. A questo punto, normalmente nel mese di settembre dell’anno successivo, le preziose trotelle vengono immesse nei siti di semina stabiliti e concordati con i funzionari provinciali.

L’allevamento in cattività di queste trotelle consente da una parte di avere novellame proveniente da genitori selezionati, dall’altra di sopperire almeno in parte alla “strage” di avannotti che- soprattutto in questi ultimi anni – viene esercitata da parte di cormorani ed aironi sempre più numerosi e ormai ampiamente diffusi in tutta la zona del basso Sarca.

Gli esemplari riproduttori vengono costantemente monitorati e, dopo un periodo di “meritato riposo”, sono rilasciati nello spesso luogo di cattura.